Storia breve degli aeroplanini di carta | I Domandony

E ora una domanda facile facile: è nato prima l’aereo o l’aeroplanino di carta?

La storia degli aeroplanini di carta si perde nel tempo ed essendo per loro natura composti con un materiale velocemente deperibile è difficile avere delle testimonianze dirette. I primi esempi dell’uso della carta per il volo sembrano però risalire al luogo in cui la carta è nata: la Cina. Circa duemila anni fa, anche se alcune fonti fanno riferimento anche al 500 a.C., comparve l’aquilone. Ci vollero poi altri 15 secoli prima di vedere in occidente qualcuno che usasse la carta, o elementi simili, per il medesimo scopo. Parliamo di Leonardo da Vinci (e chi altro se non lui?) che utilizzò la pergamena per costruire il suo prototipo di ornitottero, una specie di aliante con telaio in legno ricoperto da una membrana cartacea; sempre con lo stesso materiale, il genio fiorentino realizzò anche il primo paracadute della storia di cui si abbia traccia.

Dopo Leonardo per quasi 400 anni sembra che l’uso della carta per il volo sia stato dimenticato o comunque trascurato. Tra i primi esempi nell’età moderna v’è quello del 1864 ai tempi della guerra civile americana. Comparvero i “dardi di carta” (paper darts) che venivano usati dai bambini come passatempo e venivano persino allegati in molti giornali o libri per l’infanzia. Già a quei tempi, dicono le cronache, i bambini si divertivano a lanciarli contro gli insegnanti e una nota del 1889 riporta: “un dardo di carta è scivolato silenziosamente nella stanza, tra applausi repressi e soffocata ilarità degli studenti”. E persino la borsa di New York dovette esprimersi contro il lancio dei “dardi” durante gli scambi, punendo chi fosse stato beccato con una multa di dieci dollari. Ma non erano utili solo per lo svago. Anche gli aviatori e i progettisti che stavano avverando uno dei sogni più proibiti dell’uomo, il volo, usavano gli aeroplanini per studiare il futuro del trasporto.

I fratelli Wright, ad esempio, avevano una galleria del vento, cioè un piccolo tunnel in cui scorreva aria forzata, in cui facevano volare un aeroplanino di carta per studiare le forze che entrano in gioco durante il volo. Usarono questo metodo fra il 1899 e il 1903 ma non furono gli unici e come loro anche altri pionieri come George Cayley, Clement Ader, Charles Langley, e Alberto Santos-Dumant adoperarono gli aeroplanini per studiare al meglio il volo. La forma però non è sempre stata la stessa. Nella seconda metà dell’800 si pensava infatti che il modo migliore di volare fosse attraverso il battito delle ali e non per nulla ci sono arrivati prestigiosi esempi di “aeroplanini” con tale caratteristica proposti da importanti riviste come Scientific American che richiamavano le forme degli uccelli, con un corpo centrale e delle pronunciate ali laterali, come una rondine (anche se preferirono chiamarlo albatros).

Se l’800 aveva visto il boom degli aeroplanini, anche per la sempre più palpabile possibilità di volare per la prima volta di lì a poco, furono le guerre mondiali a renderli immortali. Con la scarsità di materiali ad uso civile perché necessari allo sforzo bellico, come il legno o i metalli, poco era rimasto ai bambini per divertirsi e di certo la produzione di giocattoli non era una priorità. Fortunatamente la carta era ancora reperibile senza grandi problemi e quindi si diffuse la costruzione di aeroplanini per divertirsi e molte riviste insegnavano a costruire modelli simili a quelli usati in battaglia. Dopo la guerra, fra gli anni ’50 e ’60 cominciò a solcare i cieli una nuova generazione di jet da combattimento, con le ampie e tipiche ali a V che richiamavano gli ormai classici aeroplanini di carta. Questo permise tra l’altro un cambio definitivo di vocabolario: si passò dall’uso dei termini “dardi di carta”, usati nell’800 quando ancora gli aerei non esistevano, al più moderno ed attuale “aeroplanini di carta”.

Oggi gli aeroplanini sono soltanto un passatempo o un modo per dar fastidio a qualcuno durante una lezione particolarmente noiosa; certo, ci sono prestigiosi concorsi e qualcuno vince record mondiali e gare internazionali con aeroplanini sempre più sofisticati, ma la vecchia gloria è ormai sparita: i software hanno ovviamente sostituito i test che un tempo venivano fatti con modellini di carta, ma si può dire che senza di loro probabilmente oggi non potremmo volare con così tanta facilità.


Storia breve degli aeroplanini di carta | I Domandony Storia breve degli aeroplanini di carta | I Domandony Reviewed by Antonio Emmanuello on 14:12:00 Rating: 5

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