Dove sono finite le zampe dei serpenti? Una storia da cento milioni di anni | I Domandony
Dove sono finite le zampe dei serpenti? Una storia che inizia 100 milioni di anni fa e finisce con Sonic, il riccio blu dei videogiochi.
Per lungo tempo i serpenti hanno avuto quattro zampe e alcuni studi suggeriscono che come specie abbiamo perso e riavuto gli arti almeno 26 volte nell’arco di oltre 500 milioni di anni di evoluzione. Però non sembra che abbiano sempre usato le zampe per camminare, anzi è più probabile che le usassero per afferrare le prede o aiutarsi in altre azioni. Eppure, oggi non ci sono più: dove sono andate?
Fino a qualche anno fa l’ipotesi più rilevante per spiegare la scomparsa delle zampe era quella per cui si fossero perse nel passaggio fra ambiente marino e terraferma, ma secondo Hongyu Yi dell’Università di Edimburgo non è così. Grazie alla tomografia computerizzata Yi è riuscito a ricostruire il cranio di un fossile vecchio di 90 milioni di un serpente della specie Dinilysia patagonica scoprendo che alcune caratteristiche ritrovabili in quell’esemplare sono le stesse che si trovano oggi nei serpenti scavatori e ha dunque concluso che le zampe siano sparite quando milioni di anni fa i serpenti hanno deciso di cacciare le prede sottoterra. Eppure, nonostante i 90 milioni di anni, sono ancora lì.
Diciamocelo, la genetica è così complicata che rischia seriamente di sembrare magia. Lo dico perché in realtà le zampe in alcuni serpenti ci sono ancora, però non le riconosciamo come tali. Negli embrioni di pitone sono infatti visibili delle piccole protuberanze nere, solitamente, proprio all’altezza di dove ci aspetterebbe le zampe. Ma quando parte lo sviluppo, queste smettono di crescere e nell’adulto non rimangono altro se non quattro macchie scure sui lati. Quello che avviene è che esiste ancora il gene che permette di far crescere gli arti, ma per qualche motivo ancora poco chiaro, si comporta da interruttore: si accende e si spegne a proprio piacimento (leggasi: c’è una parte del DNA che blocca la sua espressione, ovvero di entrare in funzione). Questo gene è stato dedicato al riccio blu dei videogiochi e infatti si chiama “gene Sonic hedgehog”.
L’esistenza di questo gene comporta che le zampe sarebbero subito pronte a riapparire qualora servissero a livello evolutivo. Secondo il ricercatore in biologia Martin J. Cohn dell’Università della Florida, capire come funziona ci permetterà di comprendere come si sono evoluti alcuni organi e strutture del corpo degli altri animali lungo tutta la loro storia evolutiva.
E ora, chi vorrebbe un serpente da compagnia con quattro zampette?
Dove sono finite le zampe dei serpenti? Una storia da cento milioni di anni | I Domandony
Reviewed by Antonio Emmanuello
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16:59:00
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