Natale: come i nazisti festeggiavano la nascita di un ebreo | I Domandony
Come faceva il regime antisemita per eccellenza a festeggiare una delle ricorrenze più sentite della cultura occidentale che vede la celebrazione della nascita di un ebreo? Ovvero: come i nazisti passavano il natale.
Durante l’epoca nazista, che ufficialmente va dal 1933 al 1945, il nuovo sistema con al vertice Hitler cercò di sovvertire l’intera mentalità tedesca; tra le varie strade intraprese, vi fu ovviamente anche quella della religione, di cui la lotta all’ebraismo è probabilmente l’aspetto più tragico e lampante, ma non l’unico. Per far fronte alla questione ebraica, la religione cristiana che comunque era presente lì ormai da millenni (sesto secolo d. C.), dovette subire delle “piccole” modifiche: Gesù è ariano, il vecchio testamento viene eliminato, la passività e la debolezza non sono delle virtù accettabili. Questi gli aspetti fondamentali del cosiddetto “cristianesimo positivo” che si basa sulla negazione delle origini ebraiche della dottrina cattolica e la rielaborazione della figura di Cristo come superuomo. Col tempo il partito inasprì la sua campagna osteggiando sempre più ogni forma di religione, puntando invece ad una chiesa nazionale tedesca.

Di certo le opposizioni pubbliche non mancarono, né tanto meno mancarono quelle in segreto dato che la maggioranza dei tedeschi continuò a festeggiare il natale come aveva sempre fatto.
Natale: come i nazisti festeggiavano la nascita di un ebreo | I Domandony
Reviewed by Antonio Emmanuello
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14:55:00
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