Coronavirus: la filosofia ci dice come sopravvivere alla convivenza forzata | I Domandony
In questo periodo di difficile convivenza forzata con coinquilini o parenti vari, relazionarsi e comunicare nella maniera ottimale è la via migliore per proseguire pacificamente (anche perché tanto non potreste comunque scappare da nessuna parte). Alcuni filosofi allora ci vengono in aiuto per gestire al meglio le situazioni più spinose o meno chiare.
Dobbiamo partire dal famoso rasoio di Occam, un principio (o regola del pollice) che ci permette di ridurre all’osso la realtà . Se ad esempio sospettate di un coinquilino di cui non vi fidate e pensate che vi abbia rubato l’ultimo quadrato di cioccolato dal frigo comune e ritenete che l’abbia fatto per chissà quale arcana motivazione, ricordatevi che la risposta più semplice è probabilmente la più corretta: aveva solo voglia di cioccolato. Iniziamo dal filosofo e teologo inglese poiché i principi che seguiranno fanno tendenzialmente riferimento ad esso.
A voi però non piace proprio che, dopo una giornata faticosa di divano e tv, qualcuno vi abbia tolto il vostro snack e presi dal nervosismo annoiato dovuto al confinamento, cominciate ad immaginarvi un coinquilino sempre in procinto di accoltellarvi nel sonno. Il rasoio di Hanlon vi può tornare utile: non attribuire mai a malafede quel che si può ragionevolmente spiegare con la stupidità . Pensare che il vostro compagno abbia peccato di ignoranza (non sapeva fosse di vostra proprietà ) e non di cattiveria calmerà sicuramente le acque. Siete però nel dubbio e non sapete se davvero l’abbia fatto o meno come smacco nei vostri confronti; andate quindi da lui e gentilmente glielo chiedete. Il filosofo del linguaggio Herbert Paul Grice allora viene lì e vi suggerisce all’orecchio come affrontare al meglio una conversazione: non siate reticenti o abbondanti, ma contribuite alla conversazione per quanto richiesto; fornite quindi soltanto le informazioni necessarie, né più né meno. Questo viene anche chiamato, in riferimento a quello di Occam, rasoio di Grice e si inserisce all’interno delle quattro massime sul linguaggio. Il vostro coinquilino allora vi dice che proprio non ci ha fatto caso e che non accadrà più.
Ma diciamo che vogliate comunque continuare la vostra guerra contro quel povero sbadatone e lo accusiate di averlo fatto di proposito. Attenzione però al rasoio di Hitchens che vi avvisa: le dichiarazioni fatte senza l’uso di prove, possono essere confutate senza alcuna prova contraria. Il risultato è che vi ritrovereste ad urlarvi contro cose a caso, magari con tanto di proclami straordinari. A ribadire il concetto ci pensa anche il cosiddetto standard di Segan: reclami straordinari, hanno bisogno di prove straordinarie! A questo punto non ci vedete più dalla rabbia e vi state ormai azzuffando per un pezzetto di cioccolato, con tanto di armi di ogni tipo finché il matematico Mike Alder non compare dall’armadio offrendovi “la spada laser fiammeggiante di Newton” (non sto scherzando, si chiama così). No, non potete usarla per duellare all’ultimo sangue, ma sarà utile poiché forse quieterà gli animi una volta per tutte: se una questione non può essere messa in forma di esperimento o non può essere osservata, allora non merita di essere dibattuta. Ma voi ormai avete volteggiato la lama in aria e mollate un colpo secco sul collo del poraccio che abitava con voi.
Dal nulla allora sentite due calci alla porta, entra di corsa il filosofo Hume e vi ricorda che “ciò che dovrebbe essere non si può dedurre da ciò che è” e vi rendete conto che avevate riposto il cioccolato nel ripiano sbagliato e non in quello in cui sarebbe dovuto stare. Richiamata dagli schiamazzi, arriva infine la polizia e vi beccate un bell’ergastolo solo per non aver seguito alcuni semplici principi del vivere comune.
Complimenti eh!
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Reviewed by Antonio Emmanuello
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20:03:00
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