Heartbreaking day: il primo gennaio non è sempre stato un giorno di festa | I Domandony
Oggi è capodanno, certo, ma il primo gennaio è sempre stato un bel giorno?
Prima della guerra di secessione americana combattuta tra il 1861 e il 1865 dove si scontrarono gli Stati Uniti e gli stati confederati del sud e risoltasi con l'annessione degli stati meridionali e la fine dello schiavismo, per lungo tempo il primo gennaio è stato un giorno particolarmente triste per la comunità degli schiavi. Infatti, a capodanno dovevano essere saldati i debiti e ciò spesso avveniva, come era solito in quell'economia basata sulla schiavitù, attraverso lo scambio di esseri umani. A questo veniva inoltre affiancata la pratica dell'affitto degli schiavi ad altri proprietari, cosa che comunque portava al medesimo risultato: la spaccatura delle famiglie formatesi nella casa di un padrone. Per molti schiavi quindi il capodanno era un momento di terrore che metteva in pericolo la propria famiglia, i propri figli e il proprio partner dato che non solo il soggetto scambiato doveva vivere altrove e servire un altro padrone, ma non poteva quasi mai lasciare la propria attività per ritrovare la propria famiglia; per questo motivo il primo gennaio prese il nome di "giorno dell'assunzione" o più drammaticamente "giorno dello strazio" (heartbreaking day). Ovviamente uno schiavo non poteva declinare "l'offerta" poichè in cambio avrebbe subito la frusta o il carcere fino a quando non avrebbe giurato di rispettare la parola dei padroni.
Infine, secondo alcune versioni, sembra che derivi da qui il modo di dire "ciò che fai a capodanno, lo fai tutto l'anno", poichè spesso i contratti erano annuali e si rinnovavano, o terminavano, col capodanno successivo.
Heartbreaking day: il primo gennaio non è sempre stato un giorno di festa | I Domandony
Reviewed by Antonio Emmanuello
on
14:21:00
Rating:
Nessun commento