Super - Attento crimine!!! (2011) | Le Recensiony
Se dovessi paragonarlo ad una giornata, questo film sarebbe una di quelle che di fondo è come le altre ma ben presto si rivela essere diversa.
Proprio come questo film, che possiamo inserire nel genere supereroistico ma che riesce a discostarsi completamente dalle mega-saghe cinematografiche che di cinema in senso stretto hanno ben poco, e si avvicina a lavori più interessanti quali Kick-Ass o Scott Pilgrim (che coi cuper-eroi c'azzecca nulla, ma ok).
Il protagonista, tale Frank, si presenta come uno sfigato che ha avuto la fortuna di vivere due momenti felici nella sua vita. Due momenti che ha scelto di immortalare in disegni appesi vicino al letto. Due momenti e due disegni che gli danno un motivo per cui alzarsi ogni mattina. Uno dei due motivi, la moglie dal passato torbido come il vino che beveva, scappa con un boss della zona e Frank cade in un breve stato di apatia e depressione che lo tiene incollato alla tv, ove riceve l'illuminazione dall'immenso Nathan Fillion (guardatevi la serie Firefly!) riconoscibile anche sotto il ridicolo costume da Santo Vendicatore.
Partono delle allucinazioni, che scopriremo accompagnarlo da sempre, di stampo religioso. Il tocco di Dio alla Michelangelo, innesca la rivincita che si vuole prendere da sempre. Si getta allora alla scoperta del mondo dei difensori della giustizia. All'accademia di polizia? Nha. Entra nell'esercito? Pff, non ci siamo proprio! In biblioteca?! Ahahah ma non scherziamo!
In fumetteria.
Qui incontra Ellen Page, che si chiamerebbe Libby nel film, ma siccome fa la Ellen Page io la chiamerò sempre "Ellen Page". Sia lodata Ellen Page.
Fra gag stupide, fuori luogo e sconclusionate, che spiazzano e proprio per questo fanno sorridere, il nostro Frank, divenuto ormai Saetta Purpurea, fallisce miseramente la sua prima missione. Dunque torna in fumetteria (e dove altrimenti?) per cercare metodi migliori per combattere il crimine.
Lo stile cerca di imitare i film di serie B, un po' come fa Rodriguez con l'horror/splatter, rifacendosi qui invece a capolavori del calibro di "The italian spiderman"; la narrazione si alterna a flashback che ci richiamano Forrest Gump (ammetto che potrebbe essere un viaggione mio, ma una sequenza assomiglia alla scena iniziale della notte di passione con Jenny).
Da qui mi faccio più vago, visto che fin'ora abbiamo visto più o meno quello che si vede in tutti i lavori di questo genere, ma da questo momento invece le strade cominciano a dividersi.
In tv comincia a parlarsi male di questo tizio armato di chiave a pappagallo (che sia una metafora per intendere che vuole aggiustare i torti del mondo?); Ellen page fa la perspicace; Frank fa l'antisgamo con un detective, che per una volta non è un completo idiota; altre allucinazioni divine in cui il protagonista teme di essere beccato (o di essere sodomizzato in galera?).
Prendiamo il fiato parlando del regista che è, rullo di tamburi, James Gunn. Lo stesso James Gunn di Guardiani della galassia, uno dei migliori della Marvel al momento. Possiamo già intravedere lo stile che ritroveremo nel blockbuster, in questo film passato in sordina ma non di meno meritevole. E dove c'è James, c'è il fratellino di James. E chi è questo fratellino? Nientepopodimeno che Kirk di "una mamma per amica!
Coooomunque…
Si fa beccare mentre li becca, ma fugge nell'imbecillità dei criminali; il detective fa il perspicace e SBAM! Ellen Page continua a fare l'Ellen Page (che Iddio la preservi per l'eternità) nel modo più sgraziato possibile; si lasciano prendere la mano e fra effetti orribilmente divertenti sfasciano la saetta mobile; shopping al rallentatore che manco Snyder e intanto la tv forse ci ripensa.
Il film attinge a piene mani dalla pop culture fumettara a cominciare da Daredevil, sia per il costume scarlatto sia per il rapporto con la divinità, ma esagera la realtà per mettere in scena le contraddizioni di un mondo fatto di vendetta senza vincoli. Vendetta che essendo senza vincoli, si scaglia allo stesso modo sia sul criminale pluriomicida come sul ragazzotto che per ripicca riga una macchina.
Raid psicotico al villone; la moglie sebbene sfatta comincia a capire in che situazione si trova; continuano gli effetti da due soldi, spari, coltellate, colpi di scena cruenti, la carica, le scritte fumettose mentre tutto salta in aria; stop-frame delle scene giuste; follia omicida che si mischia ad ingegno marziale fatto di mezzi artigianali il tutto nella speranza di cambiare il mondo. Almeno quello di Frank.
Il finale non è quel che ci si aspetta per il protagonista, ma ora è tutto diverso e ha mille altri disegni per cui svegliarsi al mattino. E non dimentichiamoci della piccola Batuffolina.
In sintesi è un film cazzone e riflessivo, soprattutto per la media del suo genere super spremuto che non lascia spazio a lavori decisamente più interessanti, almeno dal punto di vista intellettuale. Regia appassionante, che sa accentuare il carattere ridicolo quando deve, e la tensione quando serve. I continui rimandi a personaggi fumettistici realmente sfogliabili, non ci distanzia il personaggio come molti altri film che non vogliono azzardare citazioni. E alla fin fine Frank vuole solo sentirsi utile dopo una vita di soprusi e ingiustizie generali, e benchè lo faccia nel modo sbagliato, lascia a tutti la possibilità di essere più di quello che tutti ci credono.
Super - Attento crimine!!! (2011) | Le Recensiony
Reviewed by Antonio Emmanuello
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15:00:00
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