Effetto Westermarck: perché l'incesto è così sbagliato? | I Domandony

Che l'incesto sia visto come un comportamento deprecabile, è più o meno accettato in tutte le culture del mondo e della sua storia. Il motivo ce lo potrebbe spiegare il cosiddetto effetto Westermarck.
"Con incesto si definisce il rapporto sessuale fra individui legati da una relazione di parentela soggetta a proibizione. In tutte le società l'unione incestuosa, intesa sia come relazione sessuale che come matrimonio legalizzato, è soggetta a norme. Le norme regolanti l'incesto devono quindi essere investigate in ogni società specifica, mediante il metodo genealogico. La proibizione potrebbe quindi essere ristretta al solo divieto della relazione genitore-figlio (ma è molto rara) ed entro il nucleo famigliare di base, o, invece, essere tanto ampia da includere tutti coloro che a vario titolo si collocano lungo l'asse genealogico".
Così Charles O. Frake definiva l'incesto nel 1964. In buona sostanza, quindi, di società in società, di cultura in cultura, si stabiliscono delle regole più o meno stringenti sull'incesto, ma tutte concordano, ovviamente, sulla questione genealogica: più si è parenti, più è vietato. Proprio su un simile ragionamento l'antropologo finlandese Edvard Westmarck basò la sua teoria ben prima di Frake, nel 1891. Westermarck nel suo "La storia del matrimonio umano" cercò di spiegare il fenomeno del tabù dell'incesto sostenendo che sia la vicinanza spaziale il punto chiave della questione: vivere a strettissimo contatto la fanciullezza evita l'attrazione sessuale fra due persone.
Più tardi le sue teorie vennero messe alla prova andando ad analizzare empiricamente particolari realtà come quella dei kibbutzim israeliani, cioè quelle "fattorie" collettive basate sulla proprietà comune, l'uguaglianza sociale e la parità fra individui al fine di evitare di cadere nel tranello del consumismo occidentale (sono ancora in circolazione centinaia di queste realtà). Quando dico "fattorie" bisogna comunque pensare non solo all'agricoltura, o almeno, non più; oggi i kibbutzim sono anche imprese, industrie e aziende di ogni tipo.
Nei kibbutzim i bambini sono divisi in base all'età e vivono in gruppo, senza considerare particolarmente importante il legame genealogico. Tenendo quindi d'occhio 3000 matrimoni, è emerso che solo 14 di questi si erano celebrati tra persone che avevano convissuto; ma attenzione: non avevano mai abitato sotto lo stesso tetto prima dei 6 anni di vita. Applicando le idee di Westermarck il risultato è dunque lampante: l'inceso è così radicato in noi non solo a livello sociale, ma ad un livello più profondo. Non siamo tendenzialmente attratti dai nostri parenti stretti non per qualche norma morale, ma perchè ci viviamo insieme, soprattutto nei primi sei anni di vita.
MA!
D'altro canto però lo psicologo Freud non era troppo d'accordo e la pensava all'opposto. L'incesto è stato creato a livello sociale per evitare gli effetti del complesso di Edipo secondo cui persone collegate a livello familiare sarebbero naturalmente attratte l'una dall'altra.

FONTE e altra FONTE
Effetto Westermarck: perché l'incesto è così sbagliato? | I Domandony Effetto Westermarck: perché l'incesto è così sbagliato? | I Domandony Reviewed by Antonio Emmanuello on 18:57:00 Rating: 5

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