L'incredibile truffa di Poyais: l'isola che non c'è | I Domandony


Gregor MacGregor nacque a Edimburgo, in Scozia, nel 1786 e nel 1803 si arruolò nella Royal Navy. Di ritorno da varie avventure militari MacGregor venne a sapere dei movimenti indipendentisti sudamericani e nella Capitaneria Generale del Venezuela in particolare: proprio in Venezuela si recò nel 1811, col grado di colonnello. Nel 1817 comandò una squadra di 55 uomini per strappare San Fernandina su Amelia Island agli Spagnoli. Sfruttando l'effetto sorpresa, gli uomini di MacGregor ebbero la meglio e occuparono l'isola e, il 29 giugno, MacGregor poté issarvi la bandiera con la croce verde.

MacGregor ripartì poi dall'America Latina per tornare a Londra nel 1820. Qui giunto, affermò di essere stato nominato cacicco (l'autorità più alta o il principe in America Latina) del Principato di Poyais, una nazione indipendente nella Baia di Honduras. Il re George Frederic Augustus I della tribù dei Miskito gli aveva ceduto, secondo il suo racconto, il territorio di Poyais, 32.400 km² di terra fertile e ricca di risorse. Lo stesso MacGregor aveva creato un apparato burocratico, un esercito e proclamando un governo democratico. A quel punto aveva bisogno di coloni e di investitori. All'epoca, gli uomini d'affari britannici erano ansiosi di entrare nel grande mercato sudamericano che gli era precluso a causa della presenza della Spagna. L'alta società londinese fu subito catturata dalla figura colorita e pittoresca di MacGregor. Contribuirono molto al suo successo in società i suoi racconti, notevolmente abbelliti, delle sue imprese nella guerra d'indipendenza spagnola all'epoca di Napoleone e quindi al servizio di Francisco de Miranda, Simón Bolívar e delle guerre d'indipendenza sudamericane.

Un ufficio per la Legazione del Territorio di Poyais (una specie di ambasciata) venne aperto a Dowgate Hill nella City; poi ad Edimburgo e a Glasgow. A Edimburgo, MacGregor iniziò a vendere i diritti sulla terra di Poyais a 3 shilling e 3 pence per acro, un prezzo per l'epoca molto generoso, che crebbe rapidamente fino a 4 shilling. Molti, desiderosi di abbandonare una vita di povertà e di fare fortuna in America, aderirono al progetto assieme alle loro famiglie. Nel 1822 MacGregor pubblicò una guida di Poyais di 350 pagine intitolata Sketch of the Mosquito Shore, including the Territory of Poyais, descriptive of the country, scritta apparentemente da un certo capitano Thomas Strangeways. In essa, Poyais era descritta in termini entusiastici e grande enfasi veniva posta sul profitto che si poteva trarre dalle abbondanti risorse presenti sul territorio. Poyais veniva definita una regione decisamente ospitale per gli immigrati britannici, già dotata di infrastrutture, ricchissima di miniere di oro e di argento e con larghi appezzamenti di terra fertile pronti per essere colonizzati. A Poyais, persino, non c'era pericolo di malattie tropicali. 

La Legazione di Poyais caricò una nave battezzata Honduras Packet. La sua stiva trasportava anche un baule pieno di "dollari di Poyais", valuta di Poyais che MacGregor aveva stampato in Scozia. Molti dei coloni avevano cambiato le loro sterline con dollari di Poyais. Il 10 settembre 1822 la Honduras Packet partì dal porto di Londra con 70 aspiranti pionieri a bordo, tra cui dottori, avvocati e un banchiere cui erano state promesse posizioni appropriate nell'apparato statale di Poyais.  Il 22 gennaio 1823 un'altra nave, la Kennersley Castle, lasciò Leith Harbour in Scozia alla volta di Poyais con 200 passeggeri e scorte sufficienti per un anno. Arrivò a destinazione il 20 marzo e passò i successivi due giorni nella ricerca di un porto dove attraccare. Finalmente, i nuovi arrivati trovarono i coloni che erano partiti con la Honduras Packet. Ciò che questi ultimi avevano trovato al loro arrivo era una giungla inviolata, alcuni nativi e una coppia di eremiti americani che si erano stabiliti lì. La capitale "Saint Joseph" consisteva in alcune rovine di un precedente tentativo di insediamento abbandonato del secolo precedente. Non c'era alcuna colonia: la Honduras Packet era stata spazzata via da una tempesta.

Dopo che alcuni dei naufraghi ebbero iniziato a costruire dei rudimentali rifugi, gli ufficiali e i funzionari decisero di cercare un modo per andarsene: il tenente colonnello Hector Hall, che sarebbe dovuto diventare il governatore di Poyais, partì per cercare una nave che li riportasse in Gran Bretagna. Iniziarono a sorgere dispute fra i coloni e alcuni di essi, che si aspettavano di trovare condizioni ben diverse e sistemazioni di un certo livello, si rifiutarono di fare alcunché. La Kennersley Castle era ripartita. Le malattie tropicali iniziarono a fare le prime vittime. Uno dei coloni, che aveva investito tutti i suoi risparmi per ottenere un posto sulla nave, si suicidò.

Ad aprile, la Mexican Eagle, una nave proveniente dall'Honduras Britannico con a bordo il "chief magistrate", trovò per caso i naufraghi. Il magistrato Bennet ascoltò la loro storia e li informò che un posto di nome Poyais non esisteva. Acconsentì poi a riportarli nell'Honduras Britannico. Un paio di giorni dopo il colonnello Hall tornò con il re George Frederic Augustus I e riferì che il re aveva revocato la concessione della terra perché MacGregor ne aveva assunto la sovranità. La Mexican Eagle riportò nell'Honduras Britannico 60 coloni, i restanti vennero salvati in seguito. Molti di loro erano già molto provati, e parecchi morirono in seguito negli ospedali dell'Honduras; 180 persone sulle 240 che erano partite dall'Europa morirono. Venne subito inviato un messaggio a Londra, da dove dei vascelli vennero inviati per richiamare indietro cinque navi cariche di coloni che nel frattempo erano partite dopo la Kennersley Castle. 

I giorni seguenti, i giornali della città pubblicarono tutta la storia: tuttavia, nonostante le esperienze passate dai sopravvissuti, alcuni di loro si rifiutarono ostinatamente di credere che dietro a tutto ciò ci fosse proprio MacGregor. Ma MacGregor, comunque, era già partito per Parigi a ottobre.

Cercò di mettere in atto lo stesso piano in Francia, riuscendoci in un primo momento. L'inganno venne smascherato dai funzionari che si occupavano dei passaporti; vedendo un gran numero di richieste di emigrazione verso un paese mai sentito, si insospettirono. Ulteriori indagini portarono la verità a galla. Vennero dapprima arrestati i collaboratori di MacGregor e poi egli stesso, nel dicembre 1825. Venne accusato di frode ma grazie al suo abile avvocato riuscì a far cadere tutte le accuse su un suo collaboratore, Lehuby, che passò 13 mesi in carcere per false promesse. Non contento, tornò in Inghilterra, venne arrestato e rilasciato nel giro di una settimana; riprese con la sua truffa, ma stavolta su scala molto minore. Riuscì a farsi prestare ben 800mila sterline ma stavolta gli investitori furono molto più cauti; ben presto cominciò a circolare un volantino che metteva in guardia chi fosse interessato. La truffa si fece sempre più ingestibile, dovendo firmare sempre nuovi certificati sugli interessi maturati dagli investitori. Gli ultimi documenti riguardanti la truffa di Poyais risalgono al 1837, quando MacGregor si trasferì in Venezuela richiedendo una pensione come generale che aveva combattuto per l'indipendenza. 





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